La ricetta di questo plum cake che è una scusa per poter parlare del latticello.
Cosa è il latticello?
Il latticello è un ingrediente molto usato in America e nel Regno Unito, in ricette dolci (torte, pancake, biscotti) ed in zuppe, ma anche per marinare le carni. In questi paesi lo si trova abitualmente al banco frigo, qui in Italia non è un ingrediente che si trova con molta facilità.
Il latticello è un sottoprodotto della panna che si forma durante la creazione del burro, quando fuoriesce il siero di scarto che diventa latticello in seguito alla fermentazione dei batteri.
Però la maggior parte del latticello che si trova ora in commercio non è prodotto secondo il procedimento di cui sopra, quello per estrazione dal burro, ma aggiungendo direttamente batteri al latte per accelerare il processo, attraverso la fermentazione del lattosio.
Il prodotto che si ottiene ha quel gusto leggermente pungente, che conferisce ai piatti una nota vagamente acidula, caratteristica che aiuta la lievitazione prima di tutto, ma in modo particolare serve a conferire all' impasto una consistenza più soffice. E come dicevo prima, questo è infatti uno dei motivi per il quale gli americani lo usano per marinare le carni, rendendole dunque più morbide.
Inoltre il latticello è povero di calorie (solo 25 per dl) e ricco di fosforo, potassio, calcio e magnesio ed è un prodotto utilissimo per ripristinare la flora batterica.
Ci sono alcuni procedimenti che ci permettono di produrre "una sorta" di latticello direttamente a casa nostra.
Tra i metodi per autoprodurre in casa il latticello ce ne sono molti, io ho scelto il primo:
Cosa è il latticello?
Il latticello è un ingrediente molto usato in America e nel Regno Unito, in ricette dolci (torte, pancake, biscotti) ed in zuppe, ma anche per marinare le carni. In questi paesi lo si trova abitualmente al banco frigo, qui in Italia non è un ingrediente che si trova con molta facilità.
Il latticello è un sottoprodotto della panna che si forma durante la creazione del burro, quando fuoriesce il siero di scarto che diventa latticello in seguito alla fermentazione dei batteri.
Però la maggior parte del latticello che si trova ora in commercio non è prodotto secondo il procedimento di cui sopra, quello per estrazione dal burro, ma aggiungendo direttamente batteri al latte per accelerare il processo, attraverso la fermentazione del lattosio.
Il prodotto che si ottiene ha quel gusto leggermente pungente, che conferisce ai piatti una nota vagamente acidula, caratteristica che aiuta la lievitazione prima di tutto, ma in modo particolare serve a conferire all' impasto una consistenza più soffice. E come dicevo prima, questo è infatti uno dei motivi per il quale gli americani lo usano per marinare le carni, rendendole dunque più morbide.
Inoltre il latticello è povero di calorie (solo 25 per dl) e ricco di fosforo, potassio, calcio e magnesio ed è un prodotto utilissimo per ripristinare la flora batterica.
Ci sono alcuni procedimenti che ci permettono di produrre "una sorta" di latticello direttamente a casa nostra.
Tra i metodi per autoprodurre in casa il latticello ce ne sono molti, io ho scelto il primo:
- Yogurt, latte e limone:
125g di latte + 125 g di yogurt + 1 cucchiaino di succo di limone = mescolare bene e lasciare fermentare a temperatura ambiente per 15 minuti, dopo di ciò mescolare e utilizzare - Latte e limone:
125g di latte + 1 cucchiaio di succo di limone = mescolare bene e lasciare fermentare a temperatura ambiente per 15 minuti, mescolare ancora e utilizzare - Panna:
Montare della panna fresca fino a farla impazzire, ovvero quando si sepaera dal burro. Il liquido giallastro che si ottiene è latticello già pronto all'uso, subito dopo averlo filtrato con delle garze.
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2 Comments
Mi ha sempre incuriosita il latticello ma non ho mai provato a farlo. Dovrei, dato le ricette buonissime che trovo in giro, come questo tuo plumcake!
ReplyDeleteha un aspetto sofficissimo, anche io avrei scelto la prima opzione tra queste tre.
ReplyDeleteGrazie per il commento
Blog di cucina di Barbara, food blog