L'ho persino scritto nella biografia del blog: siamo dei traslocatori seriali.
Abbiamo cambiato casa, città e nazione un po' di volte e siamo, di nuovo, in procinto di cambiare casa, città, nazione e pure continente, questa volta.
Quando lo dico a chi non ci conosce bene, vengo guardata con occhi sbalorditi e mi sento dire:
"io non potrei".
Io si, invece.
Amo viaggiare e non intendo dire fare la turista con il cappello di paglia e i biglietti di ritorno in mano. Intendo dire conoscere nuove culture in modo profondo, nuove lingue, nuovi stili di vita, lavori e ovviamente nuove gastronomie.
Ho la fortuna di poter seguire mio marito in questa vita che ci porta a vivere queste storie avventurose, talvolta meravigliose e talvolta più complicate.
Certo organizzare un trasloco non è stress-free, ma non è una cosa così spaventosa come sembra.
Io ho stilato le 10 cose da fare prima di un trasloco all'estero, in modo da tenere lo stress sotto controllo.
1) La lista
Innanzi tutto redigere una lista di cose da fare, accurata, partendo dalle cose più importanti a quelle con minor priorità.
A fine giornata basterà cancellare con una linea quel che abbiamo fatto e anche aver cancellato una sola riga, ci aiuterà a darci la sensazione che il giorno non è trascorso inutilmente.
2) Liberarsi di cose
E' un'occasione ottima per liberarsi emozionalmente e fisicamente di cose superflue, inutili e che probabilmente non ci appartengono più.
Non solo le scarpe e i vestiti. Ad esempio io avevo una piccola collezione di borse firmate come queste e così quando mi trasferii a Londra, le sentivo sintomatiche del mio stile di vita Pratese un po' troppo noncurante dei soldi, che non volevo portarmi dietro come "bagaglio".
Volevo sganciarmi da uno status e così da quel giorno non ho più comprato borse di grandi marchi.
Questa volta da vendere ho poco solo cose essenziali, come la nostra macchina, vestiti da regalare e lettini\passeggino\trio del bambino che preferirei riuscire a vendere.
3) Chiudere i conti
Non lasciare conti in sospeso, non intendo solo i conti economici, intendo prevalentemente dire che è il momento opportuno per chiarire, perdonare, lasciar correre vecchie diatribe e cercare di rappacificarsi con le persone che per noi contano.
Salutare è fondamentale per non aver poi sensi di colpa e mantenere i contatti anche in modo virtuale. Non perdere il proprio network di amicizie e lavorativo, anche se si è mila chilometri lontani, è il mio obiettivo ad esempio.
4) Lasciare la casa
Se, come nel mio caso, lasciate una casa di proprietà, salutare anche lei, con gratitudine per i momenti belli che lì avete trascorso e al contempo dare il permesso alla nuova famiglia di affittuari di vivere serenamente lì e di prendersi cura della vostra casa durante la vostra assenza; è fondamentale. Starò diventando troppo Zen o troppo vecchia?
In ogni casa in cui ho vissuto ho lasciato una monetina nascosta in un angolo come auspicio di benessere, è un vezzo che mi ha insegnato un vecchio amico belga.
5) Perdonare
Perdonare. Perdonare tutti coloro che vi diranno che non possono lasciare l'Italia, il loro lavoro a nero e mal retribuito perché hanno anche un criceto che non gode di ottima salute.
Perdonarli anche se erano gli stessi che prima di sapere della vostra partenza, urlavano ai quattro venti che prima o poi avrebbero fatto la rivoluzione e abbandonato l'Italia. Loro non potranno mai immaginare quanto vi arricchirà partire!
6) Wi-Fi
Se effettivamente avete una famiglia che lasciate altrove, come dei genitori anziani, occupatevi di prendere loro un pc con una connessione Adsl in modo che possiate vedervi e sentirvi tutti i giorni!
7) Documenti
Le cose di ordine pratico vanno fatte per tempo, controllare di avere documenti in regola per almeno il prossimo anno, iscriversi all'AIRE, iniziare a mandare le disdette almeno un mese prime per le vostre utenze, parlare con il vostro medico se avete bisogno di farmaci o magari fare anche un check up prima della partenza e accordatevi con la banca che da quel giorno potrete essere contattati solo via mail.
8) Stress
E comunque sia il punto 8 arriva lo stesso e anche varie volte.
In quei momenti in cui sentirete salire lo stress e chi vi sembrerà di non fare in tempo ad organizzare tutte le cose come avevate preventivato. Respirate profondamente, accendete una candela bianca, ascoltate buona musica e fatevi una tazza di tè verde.
Poi pensate a me che sto per partire per il Messico con un viaggio di circa 24 oro con un bambino di 19 mesi, senza avere ancora trovato una casa (staremo in hotel per un po') dove andare a vivere e quindi non sapere neppure dove far spedire le mie merci . Che dite, vi basta per sentirvi meglio?
Qual'è la vostra ricetta per un trasloco senza stress? Se volete raccontare qualcosa di un trasloco o di un cambio vita, città, paese o lavoro: fatelo usando l'hashtag #cambiovita , vi servirà anche per curiosare nei miei preparativi!
Abbiamo cambiato casa, città e nazione un po' di volte e siamo, di nuovo, in procinto di cambiare casa, città, nazione e pure continente, questa volta.
Quando lo dico a chi non ci conosce bene, vengo guardata con occhi sbalorditi e mi sento dire:
"io non potrei".
Io si, invece.
Amo viaggiare e non intendo dire fare la turista con il cappello di paglia e i biglietti di ritorno in mano. Intendo dire conoscere nuove culture in modo profondo, nuove lingue, nuovi stili di vita, lavori e ovviamente nuove gastronomie.
Ho la fortuna di poter seguire mio marito in questa vita che ci porta a vivere queste storie avventurose, talvolta meravigliose e talvolta più complicate.
Certo organizzare un trasloco non è stress-free, ma non è una cosa così spaventosa come sembra.
Io ho stilato le 10 cose da fare prima di un trasloco all'estero, in modo da tenere lo stress sotto controllo.
1) La lista
Innanzi tutto redigere una lista di cose da fare, accurata, partendo dalle cose più importanti a quelle con minor priorità.
A fine giornata basterà cancellare con una linea quel che abbiamo fatto e anche aver cancellato una sola riga, ci aiuterà a darci la sensazione che il giorno non è trascorso inutilmente.
2) Liberarsi di cose
E' un'occasione ottima per liberarsi emozionalmente e fisicamente di cose superflue, inutili e che probabilmente non ci appartengono più.
Non solo le scarpe e i vestiti. Ad esempio io avevo una piccola collezione di borse firmate come queste e così quando mi trasferii a Londra, le sentivo sintomatiche del mio stile di vita Pratese un po' troppo noncurante dei soldi, che non volevo portarmi dietro come "bagaglio".
Volevo sganciarmi da uno status e così da quel giorno non ho più comprato borse di grandi marchi.
Questa volta da vendere ho poco solo cose essenziali, come la nostra macchina, vestiti da regalare e lettini\passeggino\trio del bambino che preferirei riuscire a vendere.
3) Chiudere i conti
Non lasciare conti in sospeso, non intendo solo i conti economici, intendo prevalentemente dire che è il momento opportuno per chiarire, perdonare, lasciar correre vecchie diatribe e cercare di rappacificarsi con le persone che per noi contano.
Salutare è fondamentale per non aver poi sensi di colpa e mantenere i contatti anche in modo virtuale. Non perdere il proprio network di amicizie e lavorativo, anche se si è mila chilometri lontani, è il mio obiettivo ad esempio.
4) Lasciare la casa
Se, come nel mio caso, lasciate una casa di proprietà, salutare anche lei, con gratitudine per i momenti belli che lì avete trascorso e al contempo dare il permesso alla nuova famiglia di affittuari di vivere serenamente lì e di prendersi cura della vostra casa durante la vostra assenza; è fondamentale. Starò diventando troppo Zen o troppo vecchia?
In ogni casa in cui ho vissuto ho lasciato una monetina nascosta in un angolo come auspicio di benessere, è un vezzo che mi ha insegnato un vecchio amico belga.
5) Perdonare
Perdonare. Perdonare tutti coloro che vi diranno che non possono lasciare l'Italia, il loro lavoro a nero e mal retribuito perché hanno anche un criceto che non gode di ottima salute.
Perdonarli anche se erano gli stessi che prima di sapere della vostra partenza, urlavano ai quattro venti che prima o poi avrebbero fatto la rivoluzione e abbandonato l'Italia. Loro non potranno mai immaginare quanto vi arricchirà partire!
6) Wi-Fi
Se effettivamente avete una famiglia che lasciate altrove, come dei genitori anziani, occupatevi di prendere loro un pc con una connessione Adsl in modo che possiate vedervi e sentirvi tutti i giorni!
7) Documenti
Le cose di ordine pratico vanno fatte per tempo, controllare di avere documenti in regola per almeno il prossimo anno, iscriversi all'AIRE, iniziare a mandare le disdette almeno un mese prime per le vostre utenze, parlare con il vostro medico se avete bisogno di farmaci o magari fare anche un check up prima della partenza e accordatevi con la banca che da quel giorno potrete essere contattati solo via mail.
8) Stress
E comunque sia il punto 8 arriva lo stesso e anche varie volte.
In quei momenti in cui sentirete salire lo stress e chi vi sembrerà di non fare in tempo ad organizzare tutte le cose come avevate preventivato. Respirate profondamente, accendete una candela bianca, ascoltate buona musica e fatevi una tazza di tè verde.
Poi pensate a me che sto per partire per il Messico con un viaggio di circa 24 oro con un bambino di 19 mesi, senza avere ancora trovato una casa (staremo in hotel per un po') dove andare a vivere e quindi non sapere neppure dove far spedire le mie merci . Che dite, vi basta per sentirvi meglio?
Qual'è la vostra ricetta per un trasloco senza stress? Se volete raccontare qualcosa di un trasloco o di un cambio vita, città, paese o lavoro: fatelo usando l'hashtag #cambiovita , vi servirà anche per curiosare nei miei preparativi!