La vista sul Tamigi è quel che mi mancherà di più, specialmente in quelle giornate terse, dove sembra quasi di toccare Canary Wharf e vedere tramontare il solo proprio tra quei grattacieli, toglie il fiato.
E poi che i fiori freschi non si comprano solo il primo novembre, ma tutti i giorni per rendere la casa accogliente.
Quello che non mi mancherà affatto è il clima, dove se anche vedi il sole conviene sempre portarsi delle scarpe da inverno come queste , anche in piena estate.
Quello che probabilmente ho imparato è ignorare le persone o le situazioni indigeste, sicuramente ho imparato il senso civico della community.
Quello di cui sono contenta è che so scegliere i vestiti colorati vedi qui senza diventare un arcobaleno, rispetto ad un inglese medio.
E poi mi mancherà il tube (ogni minuto puntuale sai che arriva) e rimpiangerò i supermercati aperti 24h dove poter trovare tutto, ma proprio tutto, anche quello che neppure sapevi esistere.
Quello che mi porterò dentro sono le persone amiche, i luoghi che mi hanno fatta respirare a fondo e i vari animali che abitano questa città, dalle volpi, agli scoiattoli, ai caprioli.
Quello che invece mi infastidirà del tornare, saranno le complicanze, il perdere le coincidenze per un ritardo di un treno, le risposte certe, che ti mandano da un ufficio all'altro, la burocrazia, i call center.
Quello che invece non mi stancherà mai dell'Italia è la bellezza, e per bellezza intendo bellezza piena della gente, della natura, delle città.
E anche quando sentirò noi, noi italiani urlare, invece che parlare, seduti ad un bar, ridendo a squarcia gola, non penserò più "che confusione!" ma semplicemente che "siamo espressivi...".
Anche quando incontrando qualcuno, che mi guarderà da testa a piedi, analizzando ogni capo di abbigliamento, guardando con sufficienza se non indosso l'ultimo modello di Dolce&Gabbana. Anche allora saprò, che io sono italiana.
E questo mi piace, mi piace molto.