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Japan: music, bomb, earthquake & tsunami
Thursday, March 17, 2011
Just for today I'm turning into the author of this blog.
I'm Emanuele, Barbara's husband and I have just came home from Japan where I was on Tour with the BBC Philharmonic Orchestra.
Barbara asked me to write something about this experience and I have instantly agreed.
I have to say that I love Japan, I have been there many times and I even have friends there for whom I am really worried at the moment.
It has been a very interesting tour where we have experienced many different emotions: great satisfaction for the music we have played, happyness to be sourranded by great people, terror to be cought by one of the strongest hearthquakes ever happened whilst being suspended on a bridge on the ocean, joy whilst hugging my beautiful wife once back at home.
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Sushi |
When the forst big shock hit, we were traveling by bus from Tokyo to the Yokohama Concert Hall and when the bus first started to wobble I thought:" Ouch, we have a flat tire", but when the driver stopped in the middle of the road and the bus continued to heavily wobble, I understood...
I had a glance outside the window and I realized that we were on a long bridge suspended on the ocean.
I instantly thought:" If the bridge collapses... we are all dead" but I quickly replaced this thought, getting my mind on the fact that the japanese are used to earthquakes and that they are the best in the world for this kind of events.
But the earth didn't stop to be shaken. The bus was buffeted from side to side and all of us together with it.
In front of us an excavator fell off from a lorry on top of a tank truck.... behind us a refinery went on fire...
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Excavator fells on a tank truck |
After a very long moment, everything stopped.
The driver switched on the TV and we started to get news and we saw that the city of Sendai was threatened by a tsunami.
Nobody was expecting the second shock, even stronger than the first one. Everything was hardly shaken again and eventually stopped.
Unconscious of what happaned in the north of Japan, we moved to Yokohama when we rehearsed the concert for the evening.
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Rehearsal in Yokohama |
After the rehearsal we found the Yokohama's street shutted and the police was passing by warning people to stay inside because of the Tsunami threat.
Than the announcement: the concert is canceled, we go back to Tokyo. Than the Orchestra Manager added:" Make sure to go to the bathroom because it will be a very long journey".
Only there we started to understand that something really bad happened.
It took 8 hours by bus and 1 hour walking to get to the Hotel in Tokyo, a distance that could be easily covered in a 50 minutes bus ride, under normal conditions.
Once at the Tokyo Dome Hotel, we found hundreds of people in the lobby, commuters who couldn't reach their home and have seeked refuge in one of the safest building in Tokyo.
It really was a surreal atmosphere.
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People sleeping in the Tokyo Dome Hotel lobby |
I have run in my room to try to phone Barbara, telling her that we were ok and that nothing happened to us and then suddenly an aftershock of 7.2 shaked the building so heavily that Barbara could hear the squeaks through the phone. But instead to panic, she was the one who tried to calm me down.
Nobody could sleep that night and I went through it watching video of what happened on the computer. We were really shocked.
Luckily from the homebase in England they quickly started to set things up in order to get us back home as soon as possible and on a Sunday morning meeting we are being told: "It's 10.30, Check out before 12.00, we leave to Osaka at 13.00 and we'll fly back home tomorrow".
I'm really happy to be at home also looking at what is happening to the nuclear plant right now.
My collegues of the Maggio Musicale Fiorentino Orchestra from Florence are still in Tokyo and I hope they can be back in Italy as soon as possible.
I thought goes to the wonderful japanese people who has been affected in a way or another by this tremendous disaster.
I'm adding a few photos of Japan as I would like to honour their culture.
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Sushi |
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Sushi Rolls |
Oggi mi trasformo nell' autore del Blog per un giorno.
Sono Emanuele, marito di Barbara e sono appena rientrato dal Giappone dove mi trovavo per un Tour con la BBC Philharmonic Orchestra.
Barbara mi ha chiesto di scrivere due righe su questa esperienza ed io ho accettato molto volentieri.
Premetto che il Giappone è un paese che amo tantissimo, in cui sono stato innumerevoli volte e dove ho amici molto cari, per i quali sono al momento molto preoccupato.
Questo è stato un Tour molto particolare, dove abbiamo vissuto le emozioni più diverse: dalle grosse soddisfazioni musicali dei primi concerti, alla felicità di essere compagnia di persone davvero speciali, dal terrore di ritrovarsi su un ponte sospeso sull'oceano, in balìa dei capricci di uno dei più forti terremoti mai verificatisi, alla gioia di riabbracciare mia moglie sulla soglia di casa.
Un vortice di emozioni che si rincorrono nella mia mente e che al momento, mi riesce davvero difficile da decifrare.
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Noodles |
Al momento della prima forte scossa, tutta l'orchestra si trovava su 4 bus, da Tokyo diretti a Yokohama per un concerto. Quando ho sentito l' autobus sbandare ho pensato:" Ha bucato una gomma!". Poi dopo che l'autista si è fermato al centro della strada e il bus continuava ad essere sballottato da una parte all'altra ho subito capito... Ho guardato fuori dal finestrino ed ho realizzato che ci trovavamo su un ponte lunghissimo sospeso sull'oceano. "...azz..." ho pensato. "Se cede siamo fritti..." ma ho cercato velocemente di cancellare questo pensiero, cercando di sostituirlo con quello più positivo che in Giappone i terremoti sono frequenti e che in fondo sono il paese meglio preparato per questo tipo di emergenze.
Ma la terra non finiva di tremare. L'autobus continuava a venire sballottato e noi continuavamo ad ondeggiare violentemente da destra a sinistra. Di fronte a noi, una escavatrice trasportata da un camion cascava su un' autobotte ... Dietro di noi, sulla terraferma, una raffineria prendeva fuoco ed una enorme nuvola nera si alzava verso il cielo.
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Fish Tempura |
Poi dopo quella che mi è parsa essere un'eternità , tutto si è fermato.
L'autista ha immediatamente acceso la TV che in diretta dava i primi aggiornamenti su quanto era successo e mostrava le prime immagini dell'acqua che cominciava ad invadere Sendai. Si stava parlando di uno Tsunami in arrivo. Ma nessuno si aspettava la seconda scossa, ancora più forte della prima e tutto ricominciò a muoversi. Non avevo mai fatto caso all'espressione "la terra trema", usata in occasione di un terremoto, ma in quel momento ho realizzato quanto fosse azzeccata. Guardavo gli alberi sulla costa che davvero stavano tremando tremando violentemente. Una visione terrificante. Ho avvertito una forte sensazione di impotenza. Poi tutto si è fermato di nuovo.
Tra lo smarrimento, l'incredulità e le risatine isteriche abbiamo ripreso il viaggio verso Yokohama, dove ancora sotto schock, ma inconsapevoli di quello che era successo, abbiamo fatto la prova per il concerto della sera.
Dopo di che, le strade di Yokohama sono state letteralmente sbarrate, con la polizia che passava annunciando di rimanere all'interno perchè lo Tsunami poteva arrivare anche lì.
Poi l'annuncio: concerto cancellato, si rientra a Tokyo. Con l'aggiunta: prima di partire, fate pipì perchè potrebbe essere un viaggio molto lungo. E da lì cominciamo a capire che forse era successo qualcosa di davvero grave. Dopo circa otto ore di bus più una a piedi per coprire una distanza che in condizioni normali si percorre in 50 minuti, arriviamo al Tokyo Dome Hotel dove troviamo una situazione da "day after tomorrow", con l'enorme hall invasa da centinaia di persone che non hanno potuto fare ritorno alle loro case e che si sono rifugiate all'interno di quello che è considerato uno degli edifici più sicuri di Tokyo.
Una situazione davvero drammatica.
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Nagoya Temple |
Corro subito in camera a telefonare a Barbara, per dirle che sto bene e che nessuno di noi è stato ferito e mentre sono al telefono con lei ecco arrivare una scossa di "assestamento" di 7.2 gradi con il Tokyo Dome Hotel che incomincia ad ondeggiare e produrre scricchiolii che persino Barbara riesce a sentire attraverso il telefono. Penso:"Speriamo che non si spaventi troppo" ma è proprio lei che invece di spaventarsi cerca di tranquillizzare me.
Nessuno ha avuto la forza di andare a dormire ed io ho passato la notte a guardare sul computer i video di quello che era accaduto.
Eravamo davvero molto shoccati.
Sono ben contento di essere rientrato sano e salvo, soprattutto alla luce delle notizie poco confortanti che arrivano sulle condizioni della centrale nucleare.
I miei colleghi italiani del Maggio Musicale Fiorentino, nel momento in cui vi scrivo sono ancora a Tokyo e spero rientrino in Italia al più presto.
Un pensiero va al meraviglioso popolo giapponese che è stato investito da questo tremendo disastro.
Ho aggiunto diverse foto riguardanti il Giappone in generale, come omaggio alla loro splendida cultura.
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Hiroshima Castle |
38 Comments
thanks for sharing this, very sad for Japan, this is some beautiful presentation of the culture and pictures are stunning.
ReplyDeletemi sono molto commossa leggendo questo post! saluti!!! e felicissima che Barbara possa riabbracciare suo marito!
ReplyDeleteSono molto felice che tu e tuo marito abbiate potuto riabbracciarvi..sono invece sconvolta per tutto quello che succede in Giappone e per quel popolo che sta dimostrando una notevole dignità nell'affrontare questa immane tragedia...
ReplyDeleteun abbraccio :)
Caspita Emanuele....non ti invidio per niente questa esperienza, anzi solo a leggerla mi è venuta la pelle d'oca alta un dito! E poi Barbara che ti tranquillizza......se era mia moglie gli veniva un'infarto! Bentornato a casa e speriamo che per il Giappone la situazione non diventi veramente catastrofica! Ciao
ReplyDeleteGrazie Emanuele per aver condiviso con noi il racconto di quei momenti terribili. Posso solo immaginare i tuoi stati d'animo e quelli di Barbara... non ci sono parole per tutto quello che sta accadendo! Vi abbraccio.
ReplyDeletegrazie Emanuele, sono anzitutto contento che tu stia bene, ciò che è successo in Giappone è una vera tragedia. Un saluto anche a Barbara ed al suo coraggio
ReplyDeleteCiao Emanuele e Barbara, sono molto felice di sapervi vicini e al sicuro da quello che dev'essere stato ed è tuttora un inferno.Non ci sono veramente parole per commentare quello che sta succedendo in quei luoghi, speriamo che non accada ancora di peggio. Un abbraccio
ReplyDeleteCiao! Sono molto felice di sapere che tutto è finito bene per voi! Per la tragedia del Giappone purtroppo mancano le parole per commentare la tragedia che i giapponesi vivono!
ReplyDeleteChe post...tutto il dramma quasi in diretta...almeno sicuramente di prima mano...
ReplyDeleteComplimenti a tuo marito!
Buona festa....anche se da lontano
Mari
p.s. amo molto il sushi!
Ragazzi sono davvero felice di sapere che per voi tutto si è risolto nel migliore dei modi! Ma giuro mi son venuti i brividi nel leggere il racconto di quei terribili momenti. Un'esperienza che rimarrà per sempre impressa nella memoria di chi l'ha vissuta! Non ho parole per esprimere l'angoscia che ho provato davanti a questa tragedia.
ReplyDeleteUn caro abbraccio
una testimonianza da brividi ma grazie di averla condivisa con noi...fabrizia
ReplyDeleteTutto quello che è successo in Giappone ci ha scioccato, ma siamo felici che per voi tutto sia finito bene, speriamo che anche per quanto riguarda il nucleare tutto si risolva per il meglio!
ReplyDeleteUn abbraccio! Alda e Mariella
Que experiencia más aterradora Barbara y tú dando apoyo es un bonito gesto,pero que de a poco se va solucionando,un tsunami deja mucha destrucción y tristezas y experiencias imborrables,pero que con la ayuda de Dios todo se arregla,Japón es un pais de terremotos y se saben manejar,las vidas humanas son lo importante,ellos son fuertes y organizados asà como sus grandes construcciones,bellas fotos,abrazos y cariños.
ReplyDeleteGrazie per questa testimonianza relativa ad un evento tragico che ha scosso tutti.Sono felice che vi siate potuti ritrovare.Un abbraccio forte e
ReplyDeleteUn post veramente toccante! Meno male che tuo marito è rientrato sano e salvo.
ReplyDeleteUn pensiero per tutti quelli che hanno vissuto sulla propria pelle questa tragedia e speriamo bene per il seguito....
Un abbraccio,ciao.
Amiamo il Giappone per la sua cultura, la sua gastronomia, la sua unicità . Non possiamo che essere vicini a loro in questo momento. Grazie per la tua testimonianza.
ReplyDeleteQuello che è successo in Giappone ha riempito tutti d'angoscia...non si può non pensare alla tragedia immane che un poplo intero si trova ad affrontare, perdite dolorosissime, un paese da ricostruire, tantissime vittime...insomma un disastro che conta pochi precedenti. Trovarcisi dev'essere stata un esperianza a dir poco shoccante. Sono felice che ora sia a casa e che sia riuscito a rientrare senza troppi problemi.
ReplyDeletePer il Giappone la tragedia continua e chissà per quanto tempo.....sono cose che ci devono fare riflettere. Grazie per il tuo racconto.....è stato davvero toccante, ci sentiamo tutti vicini al popolo giapponese....speriamo riescaa reagire a tale disastro......Non so che altro dire, ogni parola sembra banale. MA sono felice che Barbara abbia potuto riabbracciarti, immagino anche la sua angoscia, lontana da tutto e senza sapere cosa stesse succedendo veramente.....
Un bacio a tutti e due.
Una bellissima testimonianza di un evento tragico che ha sconvolto tutti e purtroppo non è ancora finito. meno male che to marito è riuscito a tornare rapidamente. Un abbraccio.
ReplyDeleteDa brivido! Posso immaginare anche la preoccupazione di Barbara e sono felice che tu sia rientrato prima che ti potesse succedere altro.
ReplyDeleteProvo grande impotenza per il Giappone. Si è verificata una immane tragedia che dovrebbe far riflettere tutta l'umanità , prima che sia troppo tardi.
Vi abbraccio forte
It is heart breaking to see wat is happing in Japan, prayers for all the souls who are fighting there for more courage strength and Hope. Amen!
ReplyDeleteGrazie per aver condiviso con noi la tua esperienza,sono felice per voi ...ma purtroppo il mio pensiero vola laggiu',in quella favolosa terra tanto martoriata!!Un abbraccio a voi...ragazzi!!
ReplyDeleteCiao Barbara, Emanuele! Qualche giorno fa infatti volevo chiedervi notizie, visto che ricordavo del post in cui scrivevi, Barbara, della partenza di lui per il Giappone.
ReplyDeleteSono angosciata per tutta quella gente e continuo a pregare affinchè non succeda qualcosa di più grave!!!
Un abbraccio
Emanuele...sono senza parole!!! La tua testimonianza tocca profondamente il cuore... Noi abbiamo solo visto le immagini di una terribile catastrofe tramite la tv e leggere questo racconto ci dimostra quello che veramente possano provare le persone che si sono trovate coinvolte in questo disastro naturale...Un bacio!
ReplyDeleteun giusto omaggio ad un Paese e ad una popolazione dalla dignità inimitabile! un abbraccio e un pensiero a tutti loro!
ReplyDeleteGrazie per questa preziosa testimonianza. Per fortuna sei tornato, insieme ai tuoi colleghi, sano e salvo! Un pensiero va oramai spesse volte al giorno ai nostri fratelli giapponesi, alle famiglie dei dispersi e a quelle delle vittime.
ReplyDeleteun abbraccio ad entrambi
terry
che brivido freddo ho sulla pelle!!
ReplyDeleteche esperienza terribile!!
l'importante che ora sei a casa e stai bene!!
un abbraccio a te e un bacione a barbara, vi auguro un sereno weekend ;)
Mi dispiace davvero tanto!!che brutta esperienza sarà stata!!Povera gente stanno vivendo un dramma vero e proprio
ReplyDeleteChe storia barbara sono contenta per voi
ReplyDeleteAmazing post!!
ReplyDeleteI love everything about Japan. I love the culture and specially the food and its a shame what they are living now but we cant mess with nature...
Barbara, thank you so much for your kindness and for your visits and comments on both my blogs.
Hope you both have a fantastic weekend,
Lia.
Barbara, deve essere stato orribile sapere del terremoto e tsunami sapendo che la tua metà era li...Godetevi il weeekend. Giorgia & Cyril
ReplyDeleteEmanuelle ..menuda experiencia ..en la boca del huracan ..pensando que todo fuese un sueño y que nada ha sido verdad ..lo importante es colaborar y ayudar a esas personas anonimas que se estan jugando la vida para que la mayoria no vuelva a sufrir .Siento en el alma ese mometno tan dificil que has tenido que vivir y que BARBARA ha tenido que imaginar desde la distancia ..los pensamientos y los temores afloran en la piel y es imposible controlarlos ..Me alegro de que esteis de nuevo juntos y a salvo pero me da mucha impotencia el ver esas imagenes de desolacion y de abatimiento que hay en las miradas de esa gente , me rompe el alma y el corazon ....dejamos de ser algo o alguien en un segundo .Que Dios nos proteja a todos y a ellos que les ayude a superar cuanto antes este mal sueño . BACI A LOS DOS MARIMI
ReplyDeleteAppena saputo che eri a Tokyo ho iniziato a preoccuparmi, sia per te che per i colleghi del Maggio Musicale Fiorentino.
ReplyDeleteSono davvero contento di saperti a casa con Barbara!
Un caro abbraccio a tutti e due.
Precioso tu reportaje¡¡¡¡¡
ReplyDeleteBesos
per fortuna sei riuscito a tornare a casa......
ReplyDeleteche brutta esperienza
Grazie per la tua testimonianza
un abbraccio
Lella
Ciao Emanuele, ben tornato a casa!
ReplyDeleteGrazie per averci reso partecipi. Son contenta che sei riuscito a tornare a casa, non oso immaginare quanto fosse preoccupata Barbara. è un periodo orrendo tra la situazione in Giappone e quello che sta succedendo nel mediterraneo :(
ReplyDeleteciao ciaoo
un grande abbraccio a te
ReplyDeletee a tua moglie
e speriamo che tutto si risolva al piu' presto
con affetto
katya
Thankfully you are safe Emanuele, thank you so much for the information and beautiful tribute. A hug to Barbara and to you as well...
ReplyDeleteGrazie per il commento
Blog di cucina di Barbara, food blog